26 Aprile 2015

OLIO EXTRAVERGINE E SALUTE

OLIO EXTRAVERGINE E SALUTE: CONSUMO IMPORTANZA ED INFLUENZE POSITIVE

Olio extravergine e salute – il dottor Stephen De Felice, medico statunitense di origine italiana, ha coniato nel 1989 un interessante neologismo definendo l’olio extravergine un prodotto “NUTRACEUTICO”  . (Si veda l’interessante pubblicazione di Gabriella Butera e Anna Micalizzi – Unità di ricerca palermo 2 – Conosrzio INCA – n° 26 di Aprile 2012).

Questo termine geniale deriva dalla unione delle parole “nutrizione” e “farmaceutica”. Nutraceutico allude proprio al fatto che l’ olio extravergine ha influenze positive sulla salute e svolge una funzione nell’organismo che va ben oltre quella nutrizionale.

L’olio extravergine può costituire un potente fattore di prevenzione dei rischi derivanti da diverse patologie degenerative (specie per alcune legate all’apparato cardiovascolare).

La grande fama ed il grande interesse verso le qualità salutistiche del prodotto Olio Extravergine di Oliva (EVOO)  si devono essenzialmente alle ricerche di due geniali studiosi Ancel Keys e Francisco Grande Covian.

OLIO EXTRAVERGINE E SALUTE NEL SEVEN COUNTRY STUDY

Nel corso della seconda metà degli anni cinquanta il Dott. Keys ed il Dott. Covian condussero uno studio (noto universalmente come SEVEN COUNTRY STUDY in cui si tratta diffusamente il tema olio extravergine e salute).

Lo studio è basato sulle ipotesi che: le differenze tra le popolazioni oggetto dello studio inerenti le malattie cardiovascolari fossero in qualche relazione con le caratteristiche fisiche e gli stili di vita. I paesi oggetto di studio erano Grecia , Italia , Jugoslavia, Olanda, Finlandia , Giappone e Stati Uniti . (Per approfondimenti si veda il sito del “SCS”)

In particolare ci si riferiva alla composizione della dieta alimentare detta in seguito Dieta Mediterranea, specialmente per la relazione tra i grassi ( FATTY ACIDS) ed i livelli di colesterolo nel siero.(dal sito Seven Country Study – History).

olio extravergine e salute nel Seven Country Study - relazione tra tasso di colesterolo e mortalità

AO Caserta – UO Cardiologia Riabilitativa “Dott. C. Chieffo” – Relazione tra colesterolo e mortalità nel Seven Country Study.

In sintesi le conclusioni furono a dir poco esplosive ed innovative (” vedi enciclopedia dell’ulivo COI “) .

Si giungeva ad affermare infatti che: “tra le popolazioni prese in considerazione quelle che consumano piccole quantità di grassi saturi hanno bassi livelli di colesterolo nel sangue.  In conclusione bassi livelli di colesterolo coincidevano con un’incidenza delle cardiopatie coronariche molto limitate. In Grecia ed Italia infatti, specie nelle regioni del sud”,  la Dieta Mediterranea sembrava fare miracoli.

Risultò anche evidente infatti che non tutti coloro i quali consumanavano piccole quantità di acidi grassi evitavano di assumere grassi nella loro dieta,  infatti questi venivano assorbiti attraverso il consumo di olio extravergine, alimento che contiene in prevalenza acidi grassi monoinsaturi ( MUFA ).

RISULTATI DEL SEVEN COUNTRY STUDY SUL LEGAME OLIO EXTRAVERGINE E SALUTE

I risultati delle ricerche condotte nel SCS negli anni 50 e 60 hanno così determinato la nascita e l’inizio di una graduale presa di coscienza.

Larghe porzioni di popolazioni avvezze al consumo alimentare dei grassi animali , hanno realizzato che è preferibile modificare le abitudini culinarie abituandosi ad assumere i grassi mediante l’uso di quelli vegetali piuttosto che animali..

Le conclusioni più evidenti degli studi di quegli anni evidenziarono che gli acidi grassi polinsaturi sarebbero in grado di ridurre il colesterolo nel sangue agendo infatti con maggiore efficacia dei grassi monoinsaturi.

Il Seven Country Study diede il là ad un crescente interesse e fiorire di studi scientifici. Di conseguenza le ricerche epidemiologiche, cliniche e sperimentali sull’argomento ( EVOO)  portarono a una sequenza di ulteriori importanti scoperte.

LE RICERCHE NEGLI ANNI 70 ED 80

Nel corso dei due decenni successivi , anni 70 ed 80 , gli studi e le ricerche fecero ulteriori passi in avanti.  In particolare si definirono meglio i meccanismi di formazione ed accumulo del colesterolo in relazione alla dieta seguita.

Dai molteplici studi effettuati risultò che il colesterolo può essere trasportato nel sangue da due tipi di lipoproteine ad alta densità: le HDL e le LDL.

  • Il colesterolo trasportato dalle lipoproteine HDL svolge un ruolo positivo in quanto trasporta ed allontana i frammenti di colesterolo dalle arterie (nel fegato).
  • Il colesterolo trasportato dalle lipoproteine LDL è da considerarsi il responsabile della formazione delle placche nelle arterie. L’LDL  quindi è il diretto responsabile dei processi di arteriosclerosi.

Nel corso degli anni 70-80 si stabilì che il livello del colesterolo LDL , considerato “cattivo” in quanto ritenuto la vera causa della formazione delle placche.

Il colesterolo viene influenzato negativamente dal consumo di grassi saturi i quali, abbassano la quantità di colesterolo HDL.

Il colesterolo HDL è considerato “buono” in quanto svolge una sorta di ruolo di pulitore delle arterie.

L’HDL  è infatti in grado di raccogliere e trasportare i piccoli frammenti di colesterolo dalle arterie nel fegato.

Inoltre è  stato scoperto che anche gli acidi grassi monoinsaturi sono capaci di ridurre il colesterolo LDL . Non solo infatti possono anche incrementare la frazione di HDL protettivo.

OLIO EXTRAVERGINE E SALUTE: GLI STUDI SU MUFA, PUFA E SFA

Nel corso degli anni 90  e successivamente la ricerca ha definito i seguenti orientamenti generali:

  • circa i grassi poli-insaturi ( PUFA ) : devono preferibilemnte essere sostituiti con i grassi monoinsaturi ( MUFA ) , più sicuri e meno ossidabili;
  • i grassi saturi ( SFA ) continuano ad essere considerati poco raccomandabili;
  • circa i grassi monoinsaturi ( MUFA ): hanno conquistato la posizione “positiva” più rilevante.

Oltre a ciò si consiglia in generale di consumare sostanze antiossidanti e di suggerisce  quindi di evitare il consumo di acidi grassi trans.

Oggi sappiamo che l’olio extravergine di oliva risulta essere ricco di acidi grassi monoinsaturi (MUFA).  Degno di nota fra tutti i gli acidi grassi monoinsaturi è  per  quantità l’Acido Oleico.

L’EVOO contiene soprattutto ed anche efficaci antiossiadanti naturali quali gli alfa-tocoferoli e il beta-carotene.

FONTI : Enciclopedia mondiale dell’ulivo , ED. IOC – pag. 347-350;  sito ufficiale Seven Country Study;

Dr. Theresa Ramsey | Effetti salutari e benefici dell’olio extravergine di oliva.


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