OLIO EXTRAVERGINE CAMPAGNA 2017 2018
Olio extravergine campagna 2017 2018 : parliamo di un’annata che si presentava ancora una volta difficile in gran parte del bacino del Mediterraneo.
Per fortuna le cose sembrano andare un po’ meglio di come si erano presentate. E’ vero che la grave e prolungata siccità in molte aree territoriali ha ridotto le potenzialità produttive. Le alte temperature estive per fortuna hanno contribuito positivamente nell’evitare la proliferazione di uno dei principali nemici dei frutti dell’olivo la Bactrocera Oleae.
Questa nuova annata produttiva è piuttosto in ritardo, basti pensare che la Spagna la scorsa settimana era ancora a non più del 25% di produzione. Circa la qualità degli oli comunque risulta leggermente meglio di quello che si attendeva data la prolungata siccità diffusa.
Se confrontiamo oggi i dati attesi con le stime inerenti i vari Paesi produttori promulgate dal Consiglio oleicolo internazionale (COI) , rileviamo che la produzione mondiale di olio d’oliva prevista alcuni mesi fa era di circa 2.854.000 di tonnellate. La produzione di olio extravergine nella campagna olearia 2017/18 è stata rivista a novembre al ribasso di quasi 200.000 tonnellate.
LA CAMPAGNA OLEARIA 2017/2018 SARÀ MEGLIO DI QUELLA PRECEDENTE
Oggi comunque a campagna iniziata ed in corso le stime qualitative sono abbastanza migliorate rispetto alle quasi catastrofiche aspettative di mezza estate.
In Italia nonostante le disastrose previsioni ante campagna la produzione si è attestata su dati abbastanza positivi. Siamo comunque sempre lontani dalle nostre migliori potenzialità di circa 400/450.000 tonnellate. Sembra raggiungibile e superabile il tetto delle 300.000 tonnellate con anche buoni spunti qualitativi in svariate aree produttive.
I campioni di olio extra vergine italiano che sono sul mercato da alcune settimane sono di buon livello e le quantità superiori alle previsioni hanno anche generato un calo dei prezzi all’ingrosso negli ultimi 10 giorni di un buon 20% cosa anch’essa non prevista ad inizio campagna.
La Spagna è molto molto indietro con la campagna e presumibilmente nelle prossime 4/5 settimane verrà raccolta e spremuta la grande quantità delle olive sulle piante. La produzione attesa secondo fonte COI ad inizio campagna olearia era stimata in oltre 1.200.000 tonnellate. La grande produzione di olio extravergine campagna 2017 2018 arriverà sui mercati con l’inizio del 2018 . Per poter avere una corretta e definitiva idea dei prezzi bisognerà attendere quindi l’afflusso di questa nuova produzione sul mercato.
In Grecia i risultati produttivi sono altalenanti sia in termini quantitativi che qualitativi, vi sono zone dove le piogge sono arrivate in tempo e hanno reso possibile una buona produzione e vi sono zone dove la siccità ha fatto danni notevoli sia alla produzione di olio che di olive da mensa. La produzione attesa di circa 300.000 tonnellate dovrebbe essere raggiunta.
CAMPAGNA OLEARIA 2017/2018 LA PRODUZIONE DI OLIO EXTRAVERGINE DELLA TUNISIA VOLA
Anche la Tunisia è in ritardo sui normali tempi della produzione di olio extravergine per la campagna olearia 2017/2018. In questo paese è previsto un fortissimo incremento produttivo sia in termini quantitativi che qualitativi. Si attende una produzione record che potrebbe addirittura superare nella campagna olearia 2017/2018 le 200.000 tonnellate secondo i dati COI.
Secondo alcune fonti autorevoli sarebbe possibile una produzione boom fino a 300.000 che per il paese africano sarebbe un vero record e un dato veramente incredibile per un paese sito nella sponda sud del mediterraneo.
Storicamente dati produttivi di questa entità erano appannaggio esclusivo delle tre grandi potenze dell’olio: Spagna, Italia e Grecia.
Non dimentichiamo che il miglioramento è si dovuto in gran parte alle ottimali condizioni climatiche avute, è anche dovuto al crescente impegno degli operatori della filiera tunisina ed ai costanti investimenti degli ultimi decenni. I massivi investimenti in tecnologie più moderne e la comprensione che la qualità paga a tutti livelli stanno portando questo paese verso traguardi sempre più alti.
CAMPAGNA OLEARIA 2017/2018 QUALE OLIO EXTRAVERGINE ITALIANO AVREMO?
In Italia nonostante le disastrose previsioni ante campagna la produzione si è attestata su dati positivi, sempre molto lontani dalle nostre migliori potenzialità di circa 400/450.000 tonnellate. Sembra raggiungibile e superabile il tetto delle 300/320.000 tonnellate con anche buoni spunti qualitativi in svariate aree produttive.
I campioni di olio extravergine nazionale che sono sul mercato da alcune settimane sono di buon livello e le quantità superiori alle previsioni hanno anche generato un calo dei prezzi all’ingrosso negli ultimi 10 giorni di un buon 20% cosa anch’essa non prevista ad inizio campagna.
Dal punto di vista qualitativo abbiamo un anno piuttosto positivo. Nonostante lo spauracchio della siccità che specie ad inizio campagna ha inciso sulla qualità dei primi oli prodotti avremo una buona campagna. Oggi possiamo dire che generalmente la qualità dell’extravergine italiano è buona o molto buona.
Qualche pecca qualitativa si è verificata solo durante l’inizio della campagna olearia, quando le olive erano secche cosa che induceva i frantoiani a dover alzare le temperature di esercizio dei frantoi ed usare acqua per facilitare il processo estrattivo. Questo genere di cose determina una diminuzione in qualità del prodotto finale.
Nel corso dell’ ultimo mese e mezzo la qualità è andata nettamente migliorando, oggi non mancano extravergini che sorprendono per complessità aromatica, per ricchezza di profumi e sapori. Rispetto alla campagna appena trascorsa la qualità dell’olio extra vergine italiano potrà trovare la giusta collocazione ed i giusti riconoscimenti più facilmente su tutti i mercati.
OLIO EXTRAVERGINE CAMPAGNA OLEARIA 2017 2018 LE ULTIMISSIME STIME
In particolare possiamo ricapitolare i seguenti dati dal sito ufficiale del COI: produzione mondiale attesa 2.717.000 tonnellate con attese per i principali players :
- Spagna : produzione circa 1.090.500 t tonnellate;
- Italia : produzione circa 320.000 tonnellate ;
- Grecia : produzione circa 300.000 tonnellate;
- Tunisia : produzione circa 220.000 tonnellate;
- Turchia : produzione circa 277.000 tonnellate;
- Portogallo : produzione circa 78.800 tonnellate. ( dati fonte : Consiglio Oleicolo Internazionale COI – Newsletter Novembre 2017).
OLIO EXTRAVERGINE PER IL 2017-2018 QUALI PREZZI POSSIAMO ATTENDERCI?
I problemi legati alla grave e prolungata situazione di siccità nelle aree produttive dei tre primi paesi produttori lasciavano presagire ad inizio campagna una non discesa dei prezzi e addirittura, nel caso di cali produttivi peraltro attesi, si poteva ipotizzare ancora un rialzo nei prezzi. Specialmente per alcune origini e per gli oli di alta gamma data l’attesa di qualità non eccelse si aspettavano rialzi.
Per fortuna il fatto che l’olio extravergine ci sia e la campagna olearia 2017/2018 si presenta oggi meglio di come ci si aspettava ha già generato effetti positivi sui prezzi all’ingrosso dell’olio italiano.
Viste le premesse, buona produzione e qualità in netta ripresa, è naturale aspettarsi delle tensioni sui prezzi tuttavia la situazione appare ancora confusa e potremmo assistere a un abbassamento delle quotazioni all’ingrosso anche delle altre origini nelle prossime settimane, specie se le rese in Spagna si attesteranno su buoni livelli.
COME EVOLVERÀ IL MERCATO DELL’ EXTRAVERGINE?
Il mercato sembra in attesa, diversamente dagli anni passati, ugualmente con una produzione medio-bassa, non si assiste alla corsa ad accaparrarsi olive e olio. Il mercato è ancora piuttosto tranquillo forse a causa della mancanza del prodotto spagnolo che in ogni caso determina fortemente gli andamenti dei prezzi e forse per dei consumi che sembrano statici pur nell’imminenza natalizia.
L’industria è ancora alla finestra, in attesa di capire cosa accadrà. Le quotazioni medie all’ingrosso nel 2018 per l’extravergine base si potrebbero attestare sotto la soglia dei 5,oo euro/kg, anche se bisognerà attendere l’ingresso del prodotto spagnolo per comprendere meglio le reali tendenze future.
I consumatori potranno beneficiare ed accorgersi di tali movimenti? Improbabile. Riteniamo del pari improbabile che i listini ed i prezzi nella GDO verranno ritoccati, è possibile che i benefici si vedranno sotto forma di promozioni più frequenti o massive per l’olio italiano a scaffale ma anche questo dipenderà molto da come sarà la naturale richiesta o domanda di mercato espressa dalle massaie nel momento di fare la spesa.
NELLA CAMPAGNA 2017 2018 QUANTO COSTERÀ IL PRODOTTO ITALIANO?
Quanto dovrebbe costare nella GDO un extra vergine 100% italiano ? L’Olio Extravergine 100% italiano costerà più o meno come l’anno scorso con ogni probabilità. Il prezzo limite potrebbe attestarsi sui 6,50/7,50 euro a bottiglia da 1 L. Al di sotto di queste cifre sarebbe bene iniziare a farsi domande.
L’Italia resterà ancora il primo importatore al mondo di prodotto e primo mercato per quantità consumate.
Dobbiamo far pace col fatto che il prodotto “nostrano” sugli scaffali della grande distribuzione è sempre minoritario rispetto ai prodotti degli altri paesi della UE.
Spagna, Portogallo e Grecia rendono sempre più difficile la competizione per le nostre aziende che si trovano a dover concorrere con produttori agguerritissimi. La Spagna produce più di noi ed a prezzi più contenuti. Grazie a costi di manodopera più vantaggiosi dei nostri , ad un sistema produttivo agricolo maggiormente improntato ai moderni ed efficienti impianti intensivi e super-intensivi è più competitiva di noi.
OLIO EXTRAVERGINE CAMPAGNA 2017 2018
Il nostro Paese nel corso degli ultimi 10 anni ha progressivamente visto ridursi il gap produttivo e commerciale nei confronti degli altri attori del mercato globale dell’olio da olive. In particolare abbiamo perso posizioni e la nostra leadership è gravemente in pericolo.
Differentemente da molti altri paesi non sono stati fatti investimenti sufficienti . Vediamo quali sono le principali motivazioni o cause della nostra perdita di competitività:
- non abbiamo impiantato nuovi uliveti improntati all’efficienza in maniere consistente;
- non abbiamo aggiornato le tecnologie e ottimizzato gli impianti produttivi;
- gli appezzamenti con sistema di coltivazione intensivo e super intensivo sono percentualmente pochi e sporadici in Italia. Ciò è in parte dovuto alla conformazione del territorio che in genere non è idonea a questo tipo di impianti;
- i frantoi sono numerosissimi e di piccole dimensioni per cui non operano con economie di scala;
- vi sono ancora prevalentemente impianti di estrazione a tre fasi rispetto ai più moderni, attuali e performanti sistemi a due fasi . Ancora troviamo anche una certa quantità di romantici impianti tradizionali a presse ormai “fuori dal tempo dell’economia reale”.
OLIO EXTRAVERGINE CAMPAGNA 2017 – 2018 E PROSPETTIVE FUTURE
Ribadiamo ancora una volta che è indispensabile tentare di contrastare la concorrenza crescente sia dei Paesi storicamente produttori che dei nuovi Paesi produttori. L’Italia può e deve sempre più puntare alla valorizzazione del suo patrimonio di biodiversità olivicola.
Questa a nostro avviso è l’unica possibilità che abbiamo di mantenere le posizioni di leadership di mercato dell’export unitamente alla ricerca di produzioni di alta ed altissima qualità.
Questi sono gli unici asset che ancora potranno consentire di distinguerci e possono farci mantenere un posto di rilievo sui mercati internazionali . Competere sui prezzi e sui volumi non è possibile per il Made in Italy ora e non lo sarà forse mai.
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